La Sala dell'Affresco
La Sala dell'Affresco è caratterizzata dalla presenza di una grande opera pittorica che ne determina il nome: un affresco riportato su tela raffigurante la Sacra Famiglia e architetture barocche, proveniente da una cappella distrutta della pianura lombarda.
In questa Sala è presente inoltre un dipinto nel quale sono raffigurati Apollo e Dafne.
Il mito narra del litigio tra Apollo, dio del Sole e della Poesia, ed Eros, dio dell'Amore, e del folle sentimento del primo per Dafne, ninfa figlia di Gea, la Madre Terra, e del fiume Peneo.
Apollo, dopo aver sconfitto con le sue frecce il temibile serpente Pitone che infestava le pianure di Delfi, si vantò della sua impresa con Eros, deridendolo per il suo aspetto non paragonabile a quello di un vero eroe.
Furioso per l'affronto, Eros preparò la sua vendetta: una freccia dorata colpì Apollo che si invaghì all'istante della bella ninfa, colpita a sua volta da una freccia di piombo, creata per respingere l'amore.
Apollo, in preda alla sua passione, iniziò ad inseguire Dafne per tutti i boschi senza sosta: la bramava con un desiderio incontrollabile.
Dafne, spaventata, scappò impaurita, ma il dio era sempre più vicino: allora la giovane ninfa invocò l'aiuto della madre Gea.
Impietosita, la Madre Terra trasformò la figlia in una pianta di lauro (alloro), che da quel momento in avanti divenne simbolo del culto di Apollo e di gloria da porre sul capo dei vincitori, per stessa volontà del dio.
Nel dipinto, presente nella Sala dell'Affresco del Castello di Jerago, vediamo, sulla destra, la ninfa che cerca di scappare dal dio Apollo che, sulla sinistra, è quasi pronto a raggiungerla. In alto, Eros si gode la sua vendetta, aleggiando sopra la sfortunata coppia. Il drappeggio degli abiti dei personaggi è animato dalla folle corsa, mentre Apollo, dio del Sole, è circondato da un'aurea dorata e luminosa che illumina uno sfondo scuro e buio.
La Sala dell'Affresco è chiamata inoltre "Sala degli Sposi" perché è il luogo indicato per lo svolgimento del Rito Civile. Infatti, in accordo con il Comune di Jerago con Orago, al Castello è possibile unirsi civilmente con rito ufficiale.
Capacità ed utilizzo della sala:
Banchetto/Placeé sino a 40 posti
Buffet/Cocktail sino a 70 posti